domenica 26 ottobre 2014

La scala Forrester
A tutti i lettori: tranquilli, Beautiful non c'entra nulla! Non si tratta di un nuovo accessorio da indossare, abbinato con la borsa o con le scarpe, lanciato sul mercato da Brooke Logan per la collezione autunno-inverno 2014/2015 di appartenenza al marchio di moda Forrester Creation; è un semplice ed utilissimo mezzo di autovalutazione in ambito informatico, che ognuno di noi può usare senza particolari sforzi, per capire quale uso di internet facciamo. L'immagine qui di seguito vi aiuterà a orientarvi meglio...a voi il piacere di riconoscervi in uno o più dei suoi pioli.

11 commenti:

  1. Come credo fosse per la maggior parte di noi, anch’io non ero a conoscenza della scala Forrester. Personalmente ritengo sia uno strumento valido che può essere di aiuto per comprendere quale uso viene fatto della tecnologia. Ho difficoltà ad identificarmi in un unico livello e le motivazioni sono diverse: sia perché la tecnologia, durante l’intero arco della mia crescita, ha assunto per me sviluppi diversi fino a diventare sempre più preponderante nella vita di ogni giorno; sia perché in base alle mie esigenze ho fatto un uso sempre diverso e variegato della tecnologia. Inizialmente fruivo della rete solamente per scopi pratici, ad esempio cercando informazioni su qualcosa o mettendomi in contatto con qualcuno che avevo perso di vista da un po’ (punti 4 e 5). Poi ho iniziato anche a scaricare tutto quello che mi piaceva del web (immagini per il desktop, musica da ascoltare e film da vedere nel tempo libero) collocandomi nel punto 3 della scala. Infine, tale commento a questo post ed altri sporadici episodi simili in altri contesti, fanno di me un partecipante critico (punto 2). In pratica, mi ritengo una persona che usa molto il web identificandolo come una grande risorsa di facile consumo.

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  2. Io personalmente mi riconosco nel quarto punto. Non sono appassionata di tecnologie, utilizzo il computer solo per necessità' ma mi rendo conto che nella società' in cui viviamo le tecnologie stanno assumendo ( e forse hanno già) una grande importanza, pertanto spero di riuscire a "guadagnare" qualche punto su questa scala.

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  3. Negli ultimi anni l'utilizzo dei sistemi web si è sviluppato sempre più man mano che le tecnologie e gli strumenti sono diventati sempre più sofisticati, ma più semplici! Non so se sono gli strumenti che sono più semplici, o siamo noi che ci siamo semplicemente abituati al loro utilizzo e ai loro linguaggi! La mia storia nasce circa 10 anni fa, quando per motivi universitari, compievo semplici ricerche di informazioni su google. Fino ad allora potevo essere considerata un soggetto inattivo,( scala Forester- livello6),raggiungendo così un livello 5,considerando che all'epoca non esistevano i social network o almeno non erano così diffusi. Con la dffusione di Facebook,anch'io entrai a far parte dei milioni di utenti e da allora la mia fruizione è notevolmente accresciuta, passando a un livello 4 di tale scala per arrivare fino ad oggi ad un livello 2, grazie anche alla partecipazione di diversi blog. Spero di arrivare ad un livello 1, utilizzando al meglio, nel modo più saggio possibile, tutte le tecnologie e i sistemi web presenti. Purtroppo, oggi molti adulti e ragazzi non utilizzano tali strumenti in modo adeguato, provocandosi malattie o nei casi peggiori,la galera! In futuro vorrei utilizzare al meglio tali strumenti nell'esrcizio del mio mestier,inserire e condividere informazioni utili con i miei colleghi e con i miei futuri piccoli allievi, piccoli anagraficamente, ma più grandi di noi nella fruizione di tali tecnologie!!!

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  4. Salve a tutti
    Oggigiorno viviamo in una società influenzata sempre più dalla tecnologia: tablet, pc, smartphone che hanno influenzato notevolmente il nostro stile di vita. Tutto ciò è un bene o un male? Se è vero che Internet ha semplificato la nostra vita poichè ci permette di essere sempre aggiornati su tutto ciò che accade nel mondo e ci offre la possibilità di criticare post e conoscere nuove persone, è anche vero che dobbiamo farne un uso moderato. La scala Forrester mi ha aiutata a riflettere di quanto ne sia realmente dipendente poichè Internet (in particolar modo i social network) occupa molto spazio nella mia quotidianità tanto da dovermi identificare nella quarta fascia. Spero di raggiungere sia il livello 1 che il livello 2 in modo tale da poter imparare e creare un blog personale.

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  5. Tutti noi siamo circondati da tecnologia. Ormai è diventato molto frequente vedere persone che hanno a disposizione cellulari o tablet con un accesso a internet. Non è più pensabile vivere senza. Tutti, chi più chi meno, per necessità di lavoro o svago si trovano ad avere a che fare con internet. Da qualche anno a questa parte si è diffuso il fenomeno social network. Ce ne sono tantissimi e hanno una diffusione ormai capillare fra giovani e adulti. Oltre alla possibilità di condividere contenuti come foto, video o altro, rispondono all'innato desiderio di sapere tutto di tutti. Nei casi più gravi si può arrivare a vere forme di dipendenza.
    Internet, quindi, è molto diffuso, ma naturalmente esiste anche una larga parte di persone che non lo usano così frequentemente come potrebbe fare un adolescente, o che addirittura non lo utilizza affatto. A questo proposito Forrester ha proposto una scala che riassume in 6 livelli i possibili usi che si possono fare di Internet:
    1- Creatori, che creano blog o pagine web.
    2- Partecipanti critici che commentano on-line
    3- Partecipanti collezionisti che collezionano contenuti
    4- Partecipanti che usano Social Network
    5- Lettori simpatizzanti che visionano contenuti on-line
    6- Inattivi
    Naturalmente non si tratta di una suddivisione a compartimenti stagni. Ognuno può collocarsi anche in più livelli.
    Per quanto mi riguarda visiono contenuti on-line come musica o video e a volte li colleziono anche, sono iscritta ad un social network e qualche volta mi è capitato di commentare blog on-line. Quindi complessivamente posso considerarmi una partecipante critica. Fino ad ora non avevo mai pensato alla possibilità di creare un blog tutto mio, tuttavia questo non significa che in futuro non possa accadere.

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  6. Il tempo trascorso online dai ragazzi è in aumento. 
    Al giorno d'oggi i giovani scelgono di informarsi su internet perché computer e smartphone sono i principali mezzi con cui ogni giorno comunicano, fanno amicizia, scambiano idee ed opinioni, scelgono quale film guardare, che musica ascoltare...
    Oltre ad essere facile e gratuito, Internet è la cosa più immediata e a portata di mano ma è anche causa di preoccupazione in quanto i ragazzi potrebbero imbattersi in siti con contenuti non adatti e rischiosi.
    La scala Forrester è un ottimo strumento per riflettere sulle proprie competenze digitali.
    Personalmente mi riconosco nella fascia centrale della scala tra il quinto e secondo gradino.
    Utilizzo il web per ricercare informazioni, visionare contenuti online, scaricare materiali multimediali, guardare video o film su YouTube, per ragioni di studio, controllare la posta elettronica e per restare in contatto con gli amici tramite i social network, in particolare Facebook.

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  7. Partire dalla scala Forrester mi sembra un’ottima modalità per riflettere sullo sviluppo di internet (in una società che si mostra sempre più “tecnologica”) e di conseguenza sugli usi che se ne fanno. Attualmente la rete rappresenta uno, o forse, lo strumento di comunicazione più adottato a prescindere dalle diverse età. Infatti, anche se per motivazioni differenti, sia i bambini che gli adulti se ne servono continuamente.
    Tuttavia, per ciò che riguarda il nostro caso è importante comprendere se la rete può rivelarsi come un aiuto a quello che è il processo educativo e formativo dei “nostri” bambini o può portare solo a conseguenze negative tra cui la cosiddetta “Internet Addiction Disorder” che trascinerà con sé con molta probabilità, molti altri aspetti negativi. Ciò di cui bisogna tenere sicuramente conto è il fatto che ormai ci troviamo in un processo in divenire e non si può pensare di allontanare i “nostri piccoli uomini” da queste tecnologie, quindi la cosa migliore da fare è riuscire a stabilire una forma di equilibrio che consenta ai bambini di utilizzare questi strumenti, ma in maniera adeguata e per fare in modo che ciò avvenga è necessario che la scuola e la famiglia e la famiglia collaborinoe guidino il soggetto all’interno di questa “ragnatela” (internet) che non solo può nascondere delle insidie ma puòanche essere un grande aiuto didattico. Quando parlo di insidie mi riferisco agli usi di internet che, molto spesso, potrebbero essere inappropriati soprattutto da parte dei bambini che non si rendono conto dei rischi esistenti.
    Per ciò che mi riguarda, prendendo spunto dalla scala proposta posso sicuramente affermare di appartenere ai punti tre, quattro e cinque. Infatti mi servo della rete per scaricare musica, immagini e videoma mi piace anche semplicemente fruire online dei contenuti che mi interessano. Devo comunque ammettere che l’uso di social network resta il favorito anche se non sono felicissima di questo perché a mio parere i rapporti vanno vissuti nel senso reale della parola e a differenza di come sostengono in molti non so fino a che punto queste aree virtuali possano aiutare un rapporto nella crescita. Ciò che mi preme anche sottolineare è che purtroppo questi social, nella maggior parte dei casi,vengono utilizzati per esprimere idee futili o molto spesso non ci sono proprio idee ma solo foto e musica oppure ci sono persone che scrivono tutto ciò che li riguarda e anche in questo caso, a mio parere, siamo di fronte ad uno sbaglio. Tutto ciò non vuole dire che sono contro quest’ “uragano” virtuale ma semplicemente che queste nuove risorse di cui disponiamo dovremmo sfruttarle in maniera diversa avvicinandosi sempre più, tornando alla scala Forrester ai primi due punti dunque cercando di essere realmente attivi sulla rete creando pagine web e partecipando criticamente alle discussioni online.

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  8. La scala Forrester è una classificazione che permette a ciascuno di autovalutarsi e di collocarsi in uno dei sei differenti gradini. Partendo dal gradino più basso, secondo me gli utenti inattivi nella società odierna sono davvero pochi e con il passare del tempo tenderanno sempre più a scomparire in favore di quelli appartenenti al primo gradino, cioè coloro che creano blog e pagine web. Basti pensare al fatto che oggi i bambini fin dalla più tenera età sono abilissimi nel maneggiare strumenti altamente tecnologici, dai computer, agli smartphone ai tablet e alcune ricerche stanno addirittura rilevano un cambiamento della struttura cerebrale delle nuove generazioni rispetto alle più vecchie. Navigando su internet spesso ci imbattiamo in blog o pagine web create e curate minuziosamente da persone comuni come noi, le quali o lo fanno come lavoro vero e proprio, ricevendo opportune ricompense oppure come passione dato che amano trascorrere il loro tempo libero condividendo con altre persone i propri interessi.
    Personalmente non mi colloco in nessuna delle due estremità della scala fin qui analizzate, ma nel corpo centrale oscillando tra il quinto e il secondo gradino. Quotidianamente mi capita di navigare in internet sia con il notebook sia con lo smartphone: leggo notizie di attualità soprattutto locale, reperisco informazioni di vario genere, guardo video su Youtube, utilizzo social network tra cui Facebook e Instagram, scarico musica, film e immagini. Dallo scorso anno ho scritto per la prima volta su un blog, un’esperienza alquanto formativa e stimolante che sta continuando anche quest’anno e ci sta dando la possibilità di sperimentare un nuovo strumento da poter utilizzare in chiave didattica con i nostri futuri allievi per i quali probabilmente scompariranno dalle aule anche libri, quaderni, penne e matite.

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  9. Premetto che amo ben poco stare davanti ad un computer e se lo faccio è solo per controllare la mia posta elettronica, occuparmi di lavori inerenti l’università e dare uno sguardo ai social network. Per queste semplici attività impiego pochissimo tempo ma nonostante ciò non vedo l’ora, ogni volta, di “arrestare il sistema” e dedicarmi ad altro. Navigare in Internet non mi diverte forse perché non sono poi così pratica e per questo, dal livello 4 nel quale mi identifico, vorrei aspirare al livello 2 per riuscire a scoprire il fascino di un blog e per commentare e discutere online. Oggi credo che con la parola “Internet” si faccia immediatamente riferimento ai social network, forse perché sono i più conosciuti e utilizzati da tutti, grandi e piccini, vip e non famosi, e permettono di essere sempre aggiornati ed informati su tutto ciò che accade nel mondo e su tutti i movimenti e gli spostamenti che riguardano determinate persone. Beh, a questo punto forse ho trovato qualcosa che mi affascina del web: il gossip! La possibilità di poter scoprire news e scoop che, se non fosse stato per Facebook, non avrei mai conosciuto prima!
    Inoltre credo anche che oggi si faccia un uso sbagliato dei vari strumenti tecnologici, specie nei confronti dei più piccini che trovano in Internet uno sfogo al quale dedicarsi perché i genitori sono troppo poco presenti e/o pigri per giocare e passare del tempo insieme. Un mio desiderio sarà proprio quello di insegnare ai bambini i pregi e i difetti del web, i rischi ma anche i divertimenti presenti in esso; di illustrare programmi specifici per l’apprendimento ma anche quelli da evitare perché poco consoni alla loro età.
    Spero di riuscire nel mio intento!

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  10. Oggigiorno l’uso della tecnologia, ma soprattutto di internet attraversa la vita quotidiana di ciascuno di noi. L’utilizzo di internet può, a mio parere, avere due aspetti: uno positivo, l’altro negativo. Per quanto riguarda il lato negativo vi sono molte persone che ne fanno un uso assiduo e così internet può anche diventare fenomeno di “droga”di cui le vittime principali sono bambini e adolescenti. Ma come abbiamo detto internet non va considerato solo in modo negativo, infatti possiamo trovare informazioni di tutti i tipi, addirittura possiamo seguire lezioni on-line e tanto altro. Personalmente non avevo mai sentito parlare della scala Forrester , ma ora che ne sono venuta a conoscenza, credo che sia uno strumento da utilizzare per potersi fare un’auto analisi o un’auto critica riguardo all’approccio alla tecnologia. Oggi appartenere all’ultimo livello significa escludersi dal mondo virtuale, dallo scambiarsi foto e dati e questo sicuramente non mi appartiene. Ritengo di collocarmi tra il quarto e il quinto livello della scala in quanto uso molto social network, soprattutto Facebook che permette di mettersi in contatto con amici vicini e lontani, condividere notizie trovate sul web e caricare foto e video. Mi colloco anche tra i lettori simpatizzanti che leggono e visionano contenuti on-line, per esempio Youtube in cui spesso mi capita di ascoltare musica e guardare film. Come ho detto in precedenza non mi appartiene l’ultimo livello ossia quello degli inattivi perché credo che di internet bisogna farne un uso moderato ma nello stesso tempo arricchire le nostre conoscenze. Alla domanda “A quale livello vorresti appartenere?” io rispondo che vorrei imparare a creare blog e pagine web che mi sono del tutto sconosciute.

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  11. Credo che le potenzialità didattiche dell’uso di uno strumento come Internet siano molte. Utilizzare Internet nelle scuole può portare gli alunni a comprendere meglio la grande varietà delle informazioni presenti in rete e del corretto uso che si può fare di queste. Anche molti adulti non comprendono bene quanti possano essere gli usi della rete e le sue possibili applicazioni. La scala Forrester ci aiuta a capire, attraverso sei livelli, i possibili usi che si possono fare di Internet. Io non riesco a collocarmi con certezza in un preciso livello. Utilizzo la rete per informarmi su notizie di attualità, per approfondire argomenti studiati,seguo blog relativi ad argomenti che mi appassionano,vedo video,utilizzo Facebook,visito anche siti stranieri e spesso faccio anche acquisti in rete. In sostanza posso dire di appartenere al secondo livello della scala anche se spero di poter iniziare ,presto, a diventare una creatrice e non essere più solo una partecipante critica,infatti mi piacerebbe aprire un blog o un sito in cui poter parlare liberamente dei miei interessi. Credo che la rete, se usata correttamente, possa arricchirci sia a livello umano che culturale.

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