lunedì 29 dicembre 2014

Senza Zaino...Per una scuola comunità!

L'idea della "Scuola senza zaino" nasce da un progetto di Marco Orsi con la volontà di riprendere il modello italiano della Montessori e quello americano di J. Dewey: porre il bambino al centro dell' evento educativo e didattico.

Togliere lo zaino è  un gesto reale, infatti  gli studenti delle scuole sono dotati di una cartellina leggera per i compiti a casa, mentre le aule e i vari ambienti vengono arredati con mobilio funzionale e dotati di una grande varietà di strumenti didattici sia tattili che digitali.  Ma togliere lo zaino ha anche un significato simbolico in quanto vengono realizzate  pratiche e  metodologie innovative in relazione a tre valori a cui ci si ispira:  la responsabilità, la comunità e l’ospitalità.

E' una scuola che si pone agli antipodi rispetto alle scuole tradizionali: viene bandito il classico metodo di insegnamento trasmissivo e cattedratico (magister - discipulus) a favore di metodi più innovativi e più efficaci che sottolineano i valori della collaborazione e della cooperazione. A tale riguardo, anche gli ambienti assumono un aspetto differente, si trasformano in ambienti di apprendimento più belli, più amichevoli e, in generale, più accoglienti. 
Esempio di aula

Ecco a voi i 10 punti per l'apprendimento efficace: 
1. l ’autonomia degli alunni che genera competenze
2. il problem – solving che alimenta la costruzione del sapere
3. l’attenzione ai sensi e al corpo che sviluppa la persona intera
4. la diversificazione dell'insegnamento che ospita le intelligenze, le potenzialità, le differenze
5. la co-progettazione che rende responsabili docenti e alunni
6. la cooperazione tra docenti che alimenta la formazione continua e la comunità di pratiche
7. i diversi strumenti didattici che stimolano vari stili e metodi di insegnament
8. l’attenzione agli spazi che rende autonomi gli alunni
9. la partecipazione dei genitori che sostiene l'impegno della scuola
10. la valutazione autentica che incoraggia i progressi


domenica 28 dicembre 2014

GLI OMETTI DI OGGI COME GLI UOMINI DI UNA VOLTA


In un momento come quello attuale tanto dominato dalla violenza le parole di questi bambini scaldano il cuore. Buone feste a tutti :)
CLICCA SUL LINK QUI DI SEGUITO E POTRAI GODERE DELLA VISIONE DI UN VIDEO CHE LASCIA IL SEGNO: https://www.facebook.com/video.php?v=10152671206964143

venerdì 19 dicembre 2014

La Rai per l’alfabetizzazione digitale: arriva il maestro Manzi 2.0 



Nel quadro delle iniziative a sostegno e promozione della cultura digitale del Paese la Rai ha sviluppato un progetto denominato “Alfabetizzazione Digitale: Manzi 2.0”.
Dalla sua nascita la Rai ha svolto un ruolo determinante nel processo di alfabetizzazione del Paese.
Oggi I‘Italia ha uno dei tassi di analfabetismo digitale più alti in Europa, pari a oltre un terzo della popolazione; l’obiettivo dell‘Agenda Digitale Europea è di ridurlo nel 2020 al 15%. Il contributo della Rai all‘Agenda Digitale Italiana è un progetto di “alfabetizzazione” che punta a ridurre il ‘digital divide’, un fenomeno che nella prospettiva di un‘emittente pubblica si traduce innanzitutto in un ‘cultural divide’. Le linee guida del progetto si pongono l’obiettivo di sviluppare un Piano di Comunicazione declinato sull’offerta Rai con una presenza che virtualmente potrà essere 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno.
Ripetendo, quindi, l’esperienza effettuata negli anni ‘60 con la famosa trasmissione “Non è mai troppo tardi”, ma con un approccio del tutto diverso e consapevole dei cambiamenti intervenuti sia nella società italiana, sia sul piano delle modalità comunicative. Non quindi con l’idea di proporre una trasmissione specifica di alfabetizzazione, ma con una contaminazione dell’intera programmazione del servizio pubblico, dai programmi della mattina alle fiction ai talk show fino a produzioni specifiche, utilizzando i diversi canali e le diverse proposte possibili.