La Rai per l’alfabetizzazione digitale: arriva il maestro Manzi 2.0
Nel quadro delle iniziative a sostegno e promozione della cultura digitale del Paese la Rai ha sviluppato un progetto denominato “Alfabetizzazione Digitale: Manzi 2.0”.
Dalla sua nascita la Rai ha svolto un ruolo determinante nel processo di alfabetizzazione del Paese.
Oggi I‘Italia ha uno dei tassi di analfabetismo digitale più alti in Europa, pari a oltre un terzo della popolazione; l’obiettivo dell‘Agenda Digitale Europea è di ridurlo nel 2020 al 15%.
Il contributo della Rai all‘Agenda Digitale Italiana è un progetto di “alfabetizzazione” che punta a ridurre il ‘digital divide’, un fenomeno che nella prospettiva di un‘emittente pubblica si traduce innanzitutto in un ‘cultural divide’.
Le linee guida del progetto si pongono l’obiettivo di sviluppare un Piano di Comunicazione declinato sull’offerta Rai con una presenza che virtualmente potrà essere 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno.
Ripetendo, quindi, l’esperienza effettuata negli anni ‘60 con la famosa trasmissione “Non è mai troppo tardi”, ma con un approccio del tutto diverso e consapevole dei cambiamenti intervenuti sia nella società italiana, sia sul piano delle modalità comunicative. Non quindi con l’idea di proporre una trasmissione specifica di alfabetizzazione, ma con una contaminazione dell’intera programmazione del servizio pubblico, dai programmi della mattina alle fiction ai talk show fino a produzioni specifiche, utilizzando i diversi canali e le diverse proposte possibili.
Penso che l'iniziativa della Rai sia fondamentale in una società in cui la tecnologia sta prendendo sempre più piede e quindi spero al più presto di vedere concretamente i risultati di questi "progetti" che si rivelerebbero utili anche per avvicinare le due categorie che Prensky nettamente contrappone:nativi e immigrati digitali.
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